Aeroporto Charles de Gaulle, Parigi. Siedo al tavolino di un caffé, aspettando il treno che da Parigi mi riporti a Bruxelles, dopo tre settimane in Burkina Faso. Stanca, con ore di sonno arretrato, un po’ sconnessa dal mondo...
Tre settimane così veloci, intense ed occupatissime, che non mi hanno lasciato il tempo per assaporare Ouagadougou. Ouagadougou per me è polvere, ronzio di motorini (ce ne sono a centinaia sulle strade), volti... quanti volti!
L’organizzazione della conferenza “Dal Cairo a Ouagadougou: verso l’interdizione totale delle mutilazioni genitali femminili” nella quale sono stata inserita, ha implicato il contatto con una grande varietà di persone.